Il progetto PepInER proposto e coordinato da Open Fields con il contributo della Regione Emilia Romagna attraverso la misura 124 – sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie – si propone di creare una filiera del peperoncino da industria in Emilia Romagna che assicuri alle industrie di ingredienti e di trasformazione, un prodotto di alta qualità e la sua completa tracciabilità. La maggior parte del peperoncino usato come ingrediente nei sughi e nei salumi arriva dall’Asia grazie ai costi competitivi e alla larga disponibilità sul mercato internazionale. Tuttavia negli ultimi dieci anni, l’importazione di peperoncino è stata oggetto di numerose e continue allerte comunitarie (vedi notifiche attraverso il sistema di allerta rapido comunitario RASFF). L’ultima notifica risale soltanto ad una settimana fa (2/08/2012) da parte della Gran Bretagna che ha rifiutato una partita di peperoncino indiano in polvere per la presenza di aflatossine.
Nel luglio 2011 Open Fields ha iniziato a lavorare alla realizzazione di una filiera nazionale del peperoncino altamente tecnologica, controllata e sicura in grado di soddisfare i fabbisogni dell’industria e dei consumatori italiani ed europei. Siamo oggi al secondo anno di sperimentazione e numerosi sono stati i risultati ottenuti in termini di sviluppo sia di prodotto che di conoscenze: selezione di varietà idonee ad una filiera tecnologica; messa a punto di un protocollo di coltivazione; ottimizzazione delle fasi colturali, di raccolta e di trasformazione; diffusione di know-how; caratterizzazione dei peperoncini coltivati in termini di piccantezza, composti funzionali e profilo aromatico; verifica dell’assenza di micotossine; sviluppo di una linea di prodotti a diversa piccantezza chiamati RED of PARMA® dedicati sia all’industria che al dettaglio.